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Castagnata 2015 al Circolo Amicizia Sarda

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Carissimi amici e amiche,

con l’arrivo dell’Autunno una festa imperdibile. 

CASTAGNATA E VINO NUOVO.

Il 14 Novembre alle ore 17,00 presso la nostra sede avremo modo di stare insieme in allegria gustando le catagne arrostite da noi accompagnate da vino novello.

castagnata

Perché si festeggia?

La tradizione è  vecchia di secoli, fonti storiche affermano che era la principale fonte alimentare delle popolazioni  sarde durante l’autunno e l’inverno.

In Europa Senofonte fu il primo a parlarne nel IV secolo a.C., definendo il castagno come albero del pane. In seguito Marziale, nel I secolo a.C., e poi Virgilio scrissero riguardo al  consumo e la coltivazione delle castagne.

Il primo forte impulso alla coltivazione vera e propria si ebbe nel medioevo, grazie alla contessa Matilde di Canossa.  Solo nel diciottesimo secolo in Francia si iniziarono ad utilizzare le castagne per la preparazione di dolci, i  marrons glacés, ricoperti di cioccolato.

In Sardegna  il castagno e i suoi frutti appaiono anche nel ritratto che Grazia Deledda (1871-1936) fa della famiglia di zia Grathia, nel romanzo Cenere.

La Deledda presenta la castagna sia come bene economico sia come componente integrante della quotidianità nella famiglia rurale della montagna barbaricina.

Il poeta ottocentesco sardo Peppino Mereu (1872-1901) cita il pane di castagne, come alimento rifugio dei poveri in tempi di carestia, nella sua più celebre poesia, Nanneddu meu.

La poesia, che ha subito diversi arrangiamenti musicali nei canti popolari della Sardegna e in una più nota versione interpretata dal gruppo dei Tazenda, è un canto di protesta che, in forma di lettera ad un amico, descrive lo stato di miseria e oppressione in cui versavano gli strati sociali più bassi nella metà dell’Ottocento.

« Famidos nois semos pappande
pane e castanza, terra cun lande
terra ch’a fangu, torrat su poveru
senz’alimentu, senza ricoveru. »
« Affamati noi stiamo mangiando
pane di castagne e terra con ghiande
terra come il fango, ridiventa il povero
senza cibo, senza ricovero. »

La distinzione tra castagne e marroni non è facile.

Le castagne sono il frutto dell’albero selvatico e hanno forma, dimensione e sapore variabili. I marroni invece sono prodotti dall’albero coltivato e hanno caratteristiche più standard ma si distinguono dalla castagna principalmente per il gusto più dolce e profumato, racchiudendo ed esaltando gli aromi e i sapori del bosco.
Il marrone si presenta con una buccia striata di color marrone, mentre la castagna, più piccola e allungata, presenta una buccia di colore più scuro.

Zuppa di castagne e fagioli alla Sarda

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Ingredienti

  • 250 g fagioli secchi
  • 500 g castagne fresche (se usate quelle secche 250 g, e vanno ammollate come i fagioli)
  • 150 g lardo fresco
  • 1 cipolla
  • 1 carota
  • 2 spicchi aglio
  • 2 pomodori secchi
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 2 foglie di lauro
  • olio extra vergine di oliva
  • sale q.b

La Zuppa di castagne e fagioli è una ricetta del centro Sardegna.

Si possono variare i legumi usando i ceci, o sostituendoli con i funghi o ancora meglio con il farro. Il pane migliore da accompagnare è il pane carasau riscaldato al grill con olio e sale. Questa Zuppa riscalda i sentimenti di questi primi giorni di Novembre che sono il ricordo dei propri cari che non ci sono più …

Preparazione

  1. il giorno prima mettere in ammollo i fagioli (eventualmente anche le castagne)
  2. al momento della preparazione, in 2 litri di acqua leggermente salata lessare i fagioli
  3. sbucciare le castagne e lessare anche loro in acqua leggermente salata con le foglie di lauro, con il lardo e le verdure preparare un trito (lasciare indietro il prezzemolo), in una pentola di coccio con poco olio far appassire il trito
  4. appena pronte unire le castagne e i fagioli con parte dell’acqua di cottura
  5. tenete da parte il resto dell’acqua casomai dovesse servire
  6. far cuocere ancora una mezzoretta prima di servire ben la zuppa ben calda, aggiungere il prezzemolo tritato finissimo, lasciare a disposizione crostini di pane in mancanza di Carasau e pecorino giovane grattugiato.

Buon Appetito. Vi aspettiamo numerosi.

Un cordiale saluto.

Pierpaolo.

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