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Is arrosas de Uras. Libro, poesie di Vincenzo Pisanu.

Sabato 29 settembre 2018 alle ore 18,30 nella sede del Circolo Culturale Amicizia Sarda in Via J. Bernardi, 14 a Treviso, si terrà la presentazione del libro di Vincenzo Pisanu “Is arrosas de Uras”.

Dialoga con l’autore la Prof.ssa Luciana Chittero Villani, poetessa anch’essa e traduttrice.

Pisanu interpreta in poesia la Sardegna della seconda metà del secolo scorso nel suo paese Uras, quando, moltissimi giovani, come peraltro in quasi tutti gli altri paesi della Sardegna, partivano verso il Continente, l’Europa e perfino verso le Americhe in cerca di condizioni di vita migliori rispetto a quelle che avrebbero vissuto se fossero rimasti nel paese come peraltro avevano fatto il loro padri e i loro nonni.

Oggi, a distanza di diversi decenni, molti di quei ragazzi si sono costruiti condizioni di vita agiata, perfettamente integrati nei luoghi di residenza dove il destino li ha portati, i loro figli sono spesso professionisti stimati. Nei padri però, come dice Pisanu, “c’è un paese reale e un paese del cuore, quello che la memoria vuole conservare”, ossia il paese di origine “vissuto come un amore perso, lontano ma indelebile nella mente”.

Forse è questo il motivo per cui, tutti i sardi che vivono fuori dalla Sardegna, spinti dal desiderio di sentirsi un po’ più vicini al loro paese di origine, hanno costituito i Circoli; in Italia sono oltre 70 ma esistono in tutta Europa e negli altri continenti.

Pisanu in questo libro, attraverso le sue poesie, dà voce ai sentimenti che ogni sardo sente dal profondo del suo essere.

Alcune poesie tratte dal libro

Littera a unu giovanu

In custu tempus de paxi chi no est paxi

in custu tempus de luxi chi no est luxi

e s’orizzonti est cuau in s’iscurìu

oi ses tui su Cristu feriu

de s’urtima stoccada de Lanzeu

inferta a su costau a traitoria.

In custu tempus chi ti bit arreu

prigiu de furas e de timoria,

fattu de abusi antigu e prepotenzia

arregolltì’ tottu s’abillentzia.

Lettera a un giovane

In questo tempo di pace che non è pace

in questo tempo di luce che non è luce

e l’orizzonte è nascosto nel buio

oggi sei tu il Cristo ferito

dall’ultima pugnalata di Longino

inferta nel costato a tradimento.

In questo tempo che ti vede errabondo

pregno di ruberie e di paure

fatto di antico abuso e prepotenza

metti insieme tutta la tua abilità

Sa fest”e su satu

Deu bisu sa fest”e su satu

e su luxentor’e is oguluxidus

cun su fragh’e su pruìni infustu

e is nescus e is sentoris de s’istadi,

de su trigu partoriu de s’ispiga

e il contus contaus in s’argiola

a lugori e a su cant’e iì grillus.

E bisu s’umidori de s’arrosu

adizu adizu atumbau i su bistiri

e is coloris de i’…

 

 

La festa dei campi

Io sogno ancora la festa dei campi

e il brillio delle lucciole alla sera

con l’odore della polvere bagnata

e gli aromi e i sentori dell’estate,

del grano partorito dalla spigaa

e le favole raccontate nell’aia

al chiarore e al canto dei grilli.

E sogno l’umidità della rugiada

lievemente adagiata sulle vesti

e i colori delle…

Notti de luna

Seu pascendi in celu

centumila brebeis

e manc’una ‘nd’accorru

(Seu pascendi in celu…)

Si tui non mi creisi

de dolori mi morru,

aprontatì su velu

Si canzonis intonas

cun chitarras de bentu

sona nodas de oru

(Si canzonis intonas:::)

Cun dogna sentimentu

t’ap’a torrai

Notte di luna

Sto pascolando in cielo

pecore centomila

e non ne inserro una

(Sto pascolando in cielo…)

Se non mi crederai

ne morrò di dolore,

approntati il velo

Se intoni canzoni

con chitarre di vento

suona note dorate

(se intoni canzoni…)

con ogni sentimento

ti donerò

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