Don Floriano Pellegrini, attraverso le sue pubblicazioni e i suoi comunicati, opera instancabilmente per rinsaldare e per sostenere l’azione di riscoperta e valorizzazione delle proprietà collettive italiane, in particolare riferite alle dolomiti venete ma negli anni ha analizzato altre realtà in varie regioni italiane con il loro patrimonio di origine, cultura e saggezza.
Don Floriano, nella sua parrocchia di Coi di Val di Zoldo, oltre che seguire la sua comunità religiosa, custodisce un’antica biblioteca di oltre 2000 volumi.
Ha scoperto ci siano delle notevoli ed interessanti somiglianze tra le popolazioni delle dolomiti venete e quelle degli antichi regni di Sardegna.
Dal 1985 si dedica allo studio delle realtà (organizzazioni e proprietà) collettive. Da prima lo studio si limitava alle realtà della Val di Zoldo, poi si è ampliato alle regole del Cadore e d’Ampezzo, quindi del bellunese e del Feltrino, dell’Alto Adige, della Carnia, con qualche sguardo alle realtà della pianura veneta e friulana, quindi degli Appennini, delle Alpi Occidentali, italiane, francesi e svizzere. Poi ha cominciato ad analizzare la situazione nell’Italia Centrale e meridionale e, dall’altra, in Istria.
Molto interessanti i confronti sia de facto che de iure, cioè sia secondo il profilo associativo e gestionale quanto normativo.
“La mia più grossa sorpresa – afferma – è stata però lo scoprire che la maggiore identità tra proprietà collettive è risultato essere tra le realtà delle Dolomiti venete e quelle degli antichi regni di Sardegna. Una somiglianza di situazioni molto significativa che costituisce una novità assoluta nell’ambito degli studi, in quanto nessuno fin’ora l’aveva percepita”.
Don Floriano esporrà una relazione sui suoi studi riferita alle somiglianze riscontrate, in alcuni casi notevoli, comunque, sempre interessanti al Circolo Culturale Amicizia Sarda, sabato 5 ottobre alle 18.30.
Ingresso libero.